Io vado dalle torte super veloci a quelle più complesse! E’ anche un po’ l’idea del mio blog, trovare l’idea giusta per tutti, la ricetta per ogni occasione.. questa crostata meravigliosa potrebbe essere perfetta per un compleanno o un’occasione speciale anche se in realtà io l’ho preparata semplicemente perché mi era venuta l’idea e non vedevo l’ora di assaggiarla!
Che poi non è neanche così difficile! Basta avere un anello forato per la cottura delle crostate moderne ma se non ce l’avete potete trasformarla in una classica crostata e usare uno stampo comune, cambierà ovviamente l’effetto ‘wow’ ma il gusto meraviglioso ovviamente sarà lo stesso 🙂
Questa meraviglia è composta da una frolla al gianduia, un financier al cocco e ricoperta con la namelaka al gianduia, mamma mia buonissima!
Prendetevi per tempo a prepararla perché la namelaka deve stare 12 ore in frigo a riposare!
Ingredienti per uno stampo da 23 cm:
Per la frolla al gianduia:
- 135 gr burro a temperatura ambiente
- 25 gr di pasta di gianduia/Nutella
- 130 gr zucchero a velo
- 45 gr di nocciole ridotte in granella molto fine
- 75 gr di uovo (circa 1 e mezzo, quindi sbattete due uova intere in una ciotola e poi utilizzate la quantità indicata)
- 340 gr farina 00
- un pizzico di sale
Per il financier al cocco:
- 80 gr farina di cocco
- 120 gr albume (circa 3 albumi di uova medio/grandi)
- 25 gr farina 00
- 40 gr farina di mandorle
- 75 gr zucchero
- 110 gr burro
- 15 gr miele
- 3 gr lievito
- un pizzico di sale
Per la namelaka:
- 250 ml panna fresca liquida
- 150 gr di cioccolato gianduia
- 130 ml latte
- 4 gr gelatina in fogli (di solito 2 fogli)
- 2 gr miele
Preparazione:
Cominciate a preparare la namelaka. Mettete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda. Nel frattempo scaldate in un pentolino il latte insieme al miele e spezzettate il cioccolato in una ciotola. Quando il latte sarà caldo versatelo a filo nel cioccolato mescolando continuamente. Quando il cioccolato si sarà sciolto e si sarà ben mescolato con il latte aggiungete la gelatina strizzata e la panna fredda da frigo. Frullate con un frullatore ad immersione e mettete in frigo a riposare, coperta con della pellicola, per almeno 12 ore.
Ora occupatevi della frolla. In una planetaria munita di foglia (o lavorando a mano in una ciotola) mettete il burro ammorbidito, la pasta di nocciole, le uova, lo zucchero a velo, le nocciole in polvere e il pizzico di sale. Aggiungete una prima quantità di farina (circa 100 gr) e iniziate ad amalgamare. Aggiungete la farina rimanente e lavorate fino a formare un panetto. Otterrete comunque una frolla morbida. Stendete l’impasto tra due fogli di carta da forno dello spessore di circa 3-4 mm e mettetelo in frigo a riposare per 4-5 ore. Meglio se lo mettete direttamente su una placca da forno forata così si raffredderà anche questa.
Trascorso il tempo necessario rivestite il cerchio forato; coppate la base e con delle strisce di frolla rivestite i bordi, rifilando l’eccesso con un coltello affilato dall’interno verso l’esterno. Rimettete in frigo.
Riscaldate il forno a 160° e nel frattempo occupatevi del financier al cocco.
In una ciotola setacciate la farina con il lievito, aggiungete la farina di mandorle, lo zucchero e il sale. Aggiungete il cocco e l’albume e mescolate bene.
Incorporate quindi il burro sciolto e il miele e tenete da parte.
Cuocete il guscio di frolla per 20 minuti facendo attenzione che la base non si alzi. Meglio se avete un tappetino microforato e una teglia forata.
Trascorso il tempo necessario tirate fuori la frolla e fatela raffreddare; nel frattempo alzate il forno a 165°.
Versate il composto al cocco all’interno della frolla e rimettete in forno per altri 15/20 minuti. Una volta cotta toglietela dal forno e lasciatela raffreddare, nel frattempo avrete comunque la namelaka a riposare.
Quando la crostata sarà fredda e la namelaka pronta, toglietela dal frigo e montatela leggermente con delle fruste elettriche. Trasferitela in una sac à poche e ricoprite la crostata con dei ciuffi di namelaka.
Vi lascio una foto della fetta per farvi venire l’acquolina 🙂

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